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Allan Holdsworth Contdown

  • Immagine del redattore: Manuel Belli
    Manuel Belli
  • 6 ott 2014
  • Tempo di lettura: 2 min

Il chitarrista e compositore Inglese Allan Holdsworth (classe 1946) ha rappresentato nei decenni uno degli esempi musicalmente più interessanti e forse più "enigmatici" del chitarrismo mondiale. Il suo stile e approccio armonico sia alllo strumento che all'improvvisazione fanno di lui uno degli esponenti mondiali della "fusion" o di quello che una volta si chiamava jazz rock.

A.H. ha lavorato molto negli anni con album a suo nome sia come session player molto richiesto (Soft Machine, Tony Williams, e Jean Luc Ponty solo per citarne alcuni). La sua musica è principalmente strumentale sebbene nei primi dischi si sia avvalso della collaborazione canora di Paul Williams (I.O.U. Road Games, e Metal Fatigue) il suo stile chitaristico fa un abbondante uso del legato con un sound armonico tra il jazz d'avanguardia e il progressive rock. Il suo sound è molto "fluido" e armonicamente molto ricco e complesso con continue sovrapposizioni di scale più o meno esotiche intorno a centri tonali in perenne moto. Nelle interviste ha dichiarato il suo amore (nonchè debito artistico) verso il John Coltrane più sperimentale e ardito di cui è certamente un discepolo oltre che un moderno "portavoce". Negli anni 80/90 lo si è visto spesso sperimentare col SynthAxe una specie di chitarra con controller midi (ormai fuori mercato dati gli alti costi) che gli ha permesso di sperimentare con tappeti sonori di stampo "tastieristico" e futuristico. Ha usato chitarre Steinberger e Carvin fra le altre oltre che amplificatori Yamaha DG80 112 Digital Modeling Amp, Hughes And Kettner, e Hartley Thompson Amps.

Frank Zappa lo ha citato in un intervista di qualche decennio fa come "il chitarrista più inteessante sul pianeta" ed è indubbio che abbia molti "seguaci" ed imitatori alla sua corte nonchè molti artisti che a vario titolo si sono detti ispirati dal suo modo di suonare tra cui:Eddie Van Halen e Greg Howe. Nonostante ciò va ricordato che nei decenni passati questo grande artista non ha certamente ricevuto il plauso che meritava e che meriterebbe. Resta a tutt'oggi un artista, poco conosciuto al grande pubblico se non a pochi estimatori ma si sa l'arte sopratutto quando è avanguardia e non fa troppi sconti al populismo di massa diventa d'elite e forse è un bene che sia così.

Il brano trascritto di oggi è Contdown rifacimento coltraniano tratto da "None too soon"

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